Dove sei, mio Signore? Ti sei nascosto all’anima mia, e con lacrime io Ti cerco. Signore, dammi la forza di umiliarmi davanti alla Tua grandezza. Signore, a te appartiene la gloria nei cieli e sulla terra, ma a me, tua piccola creatura, concedi il tuo spirito umile. Ti supplico, Signore buono, volgi lo sguardo su di me dall’alto della tua gloria, e dammi la forza di glorificarTi giorno e notte, perché l’anima mia ti ha amato per mezzo dello Spirito santo, e io vengo meno per Te e con lacrime Ti cerco.
Signore, donaci lo Spirito santo. In Lui Ti glorificheremo giorno e notte, perché la nostre carne è debole, metre il Tuo spirito è pronto e dà all’anima la forza di servirTi spontaneamente, e rafforza la mente nel Tuo amore; ed essa trova pace in Te in un riposo totale e non vuole più pensare a niente, se non al Tuo amore.
Signore misericordioso, il mio spirito malato non ha la forza di venire a Te, e perciò io Ti invoco come il re Abgar*: vieni e guariscimi dalle piaghe dei miei pensieri peccaminosi e io Ti loderò giorno e notte e Ti annunzierò agli uomini, affinché tutti i popoli conoscano che Tu, Signore, come già in passato, fai miracoli, perdoni i peccati, santifichi e doni la vita.
* re Abgar: Re di Edessa che viveva all’epoca di Cristo. Secondo gli storici ecclesiastici di quei tempi, il re Abgar avrebbe scritto una lettera a Cristo nella quale lo pregava di venire ad Edessa per guarirlo da una malattia da cui lui era stato colpito. L’inviato del re Abgar avrebbe portato un ritratto del Salvatore da Gerusalemme. Questo ritratto sarebbe rimasto impresso su un panno che il Salvatore avrebbe usato per asciugarsi il volto: questa l’origine dell’icona “non fatta da mano d’uomo” che si chiama “il Santo Volto”.
San Silvano l’Athonita
tratto da Archimandrita Sofronio,
Silvano del Monte Athos, Gribaudi, p.276
Silvano del Monte Athos, Gribaudi, p.276
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